Rivalutazione beni di impresa

Scheda sintetica relativa alla agevolazione

Di cosa si tratta:

La norma dà la facoltà di rivalutare (volendo anche ai fini fiscali) tutti i beni relativi all’impresa, ad eccezione dei beni “merce”.

Chi può beneficiare?

  • Società di capitali
  • Società di persone
  • Imprenditori individuali
  • Enti non-commerciali

Quanto costa?

Solo nel caso che si voglia far valere la rivalutazione ai fini fiscali (quella ai soli fini civilistici è gratuita), ha un prelievo del 3% del valore rivalutato a titolo di imposta sostitutiva.

Quando va pagato il 3%?

In 3 rate annuali di pari importo, con pagamento della prima rata alla scadenza del pagamento imposte relative al 2020.

Vantaggi fiscali:

  • Calcolo di maggiori quote di ammortamento sin dall’esercizio 2021;
  • Sempre con decorrenza dal 2021, valore più elevato del plafond su cui calcolare il 5% dei costi di manutenzione immediatamente detraibili;
  • Il valore rivalutato diviene valore storico di riferimento su cui calcolare la plusvalenza da tassare in caso di vendita del bene (in questo caso tale agevolazione avrà decorrenza a far data 01/01/2024).
  • Possibilità di ripartire la riserva di rivalutazione formata con il maggior valore pagando una ulteriore imposta sostitutiva nella misura del 10% facoltativo e non legato alla rivalutazione.

Beni che si possono rivalutare:

Tutti i beni materiali, immateriali e finanziari con la sola esclusione dei beni “merci”, e quindi:

  • Terreni;
  • Fabbricati;
  • Impianti;
  • Macchinari;
  • Attrezzature;
  • Marchi;
  • Brevetti;
  • Partecipazioni in società, inserite nelle immobilizzazioni finanziarie.

La Legge di bilancio 2021 ha chiarito inoltre che la rivalutazione si estende all’avviamento e alle altre attività immateriali.

Tutti i beni sopra elencati devono risultare in bilancio alla data del 31.12.2019.

Perché è una vera agevolazione!

L’imposta sostitutiva, rispetto alla precedente versione della norma, è stata ridotta dal 16% al 3%.

E’ possibile fare una rivalutazione solo contabile (quindi senza effetti fiscali) in modo gratuito.

Si possono rivalutare i beni “singolarmente per ciascun bene” e non obbligatoriamente per “categorie omogene”.

La valenza fiscale del maggior valore (fatta eccezione per la plusvalenza da vendita) è immediata dall’esercizio 2021.

Vantaggi sul patrimonio

La rivalutazione, anche soltanto quella civilistica (e quindi gratuita), comporta il vantaggio di far emergere (con la riserva di rivalutazione) un patrimonio netto più elevato, e quindi:

  • La creazione di un maggiore plafond per la copertura di eventuali perdite future senza esborso da parte dei soci;
  • Un miglioramento del rating creditizio;
  • Una fotografia quindi di una realtà più solida da un punto di vista patrimoniale.

Come si procede per ottenere l’agevolazione:

Con la chiusura del bilancio 2020 gli amministratori andranno, qualora intendano usufruire dell’agevolazione, a inserire in bilancio i maggiori valori per quei beni che hanno fondatamente un maggior valore rispetto a quello iscritto.

Detta operazione, prettamente contabile, deve essere supportata da documenti essenziali:

  • La decisione, le motivazioni, la descrizione dei beni, le modalità di determinazione dei nuovi valori, devono essere inseriti nei documenti che costituiscono il dossier “bilancio 2020”;
  • Perizia contabile che, pur non essendo obbligatoria, costituisce una garanzia per la decisione degli amministratori e per i vantaggi fiscali della rivalutazione.

In definitiva il nostro giudizio è … di un treno da prendere. Possibile che non ripassi una seconda volta!

Su tutto questo il nostro studio Ti garantisce, come sempre, l’assistenza necessaria.