Il decreto legge nella bozza definitiva stabilisce una erogazione differenziata del “FONDO RISTORO” in relazione alle chiusure o alle limitazioni. Per semplicità il funzionamento è questo: alle somme già ottenute con “fondo perduto” del decreto rilancio vengono applicati dei moltiplicatori, rivisti e corretti nell’ultimo incontro tra Gualtieri e le associazioni di categoria. I ristoranti ottengono il 200% del contributo già incassato (fino a ieri era il 150% perché potevano parzialmente lavorare) così come le gelaterie e le pasticcerie che passano dal 100% di ieri al 150% di quanto già incassato con il Dl rilancio. A utilizzare il coefficiente del 100% saranno soltanto taxi e noleggio con conducente. Confermata anche l’estensione agli alberghi e a tutte le attività che offrono servizi di accoglienza come ostelli della gioventù e villaggi turistici. Confermato anche il moltiplicatore del 400% per le sale da ballo e le discoteche rimaste chiuse dopo la crisi epidemica di questa estate.

Potrà presentare la domanda anche chi non aveva aderito al primo fondo perduto, le attività svolte nei comuni montani e quelli per l’intrattenimento e le feste. Tutti quelli che non hanno riferimento al CODICE DI ATTIVITA’ indicato nel decreto, non avranno diritto ad alcun RISTORO.

 

Nei prossimi giorni saremo più precisi una volta che avremo i dettagli del provvedimento ed una interpretazione chiara.