Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019 – 2021.

  1. Le principali innovazioni introdotte dal provvedimento in materia fiscale, previdenziale e finanziaria sono:
    1. Reddito di cittadinanza – Si introdurrà una misura di sostegno al reddito. Nessun cittadino deve avere un reddito mensile inferiore ai 780 euro, che crescono in base al numero dei componenti della famiglia.
    2. Pensione di cittadinanza – Le pensioni minime saranno aumentate fino a 780 euro, con una differenziazione tra chi è proprietario di un immobile e chi non lo è.
    3. Flat tax per partite Iva e piccole imprese – Si estendono le soglie minime del regime forfettario fino a 65 mila euro, prevedendo un’aliquota fissa al 15%.
    4. Ires al 15 % – Si taglia dal 24% al 15% l’Ires sugli utili reinvestiti per ricerca e sviluppo, macchinari e per garantire assunzioni stabili, incentivando gli investimenti e l’occupazione stabile.
    5. Cedolare fissa al 21% sui nuovi contratti di affitto, anche commerciali – Si prevede una cedolare fissa al 21% anche sui nuovi contratti di affitto degli immobili commerciali, come i capannoni.
    6. Superamento della legge Fornero – Si abrogano i limiti di età per i pensionamenti, introducendo la “quota 100”: si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Per le donne si proroga “Opzione Donna”, che permette alle lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di contributi, di andare in pensione.
    7. Ires verde – Si introducono incentivi fiscali per le imprese che riducono l’inquinamento, usando tecniche di produzione con minori emissioni.
    8. Risarcimento per le vittime delle crisi bancarie – Si stanzia un fondo da 1,5 miliardi per risarcire tutte le vittime delle crisi bancarie. Il fondo è così ampliato di 14 volte rispetto a prima.
    9. Rilancio degli investimenti pubblici – Si stanziano 15 miliardi aggiuntivi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli investimenti pubblici. Si crea inoltre una task force per valutare, monitorare e attivare rapidamente i progetti d’investimento.
    10. Task force per la qualità della spesa pubblica – Si crea una task force per la revisione di tutta la spesa pubblica.
    11. Editoria, stop al finanziamento pubblico – Si prevede l’azzeramento graduale del finanziamento pubblico per l’editoria.
    12. Pensioni d’oro – Si interviene sulle pensioni d’oro, sopra i 4.500 euro mensili, in modo da rimodulare i trattamenti pensionistici più elevati e renderli più equi in considerazione dei contributi versati.
    13. Sgravi per chi assume manager innovativi – Si investe sull’innovazione tecnologica, con incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che assumeranno un manager dell’innovazione altamente qualificato.
    14. Italia.it – Più fondi per rilanciare Italia.it e trasformarlo in sito per la promozione del made in Italy.
    15. Potenziamento del fondo per il microcredito alle imprese – Si raddoppia il fondo per le micro e piccole imprese.
    16. Taglio agli sprechi – Si recuperano fino a 2 miliardi di euro grazie alla riorganizzazione della spesa, prevedendo l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di acquistare beni e servizi tramite Consip.

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