Premessa
Con la pubblicazione del Decreto Attuativo del 25 Giugno 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rende operativa la maxi-deduzione del costo del lavoro per l’anno 2024. Questa misura è parte della riforma dell’Irpef e offre alle imprese un’agevolazione fino al 120% del costo del personale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, con un potenziale incremento fino al 130% per categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela.
Come funziona la maxi-deduzione del costo del lavoro fino al 120%.
La maxi-deduzione fino al 120% si applica ai titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni che aumentano il numero di dipendenti a tempo indeterminato nel 2024. La deduzione è concessa solo per l’anno 2024 e richiede che il numero di nuovi assunti superi quello medio dei dipendenti a tempo indeterminato dell’anno precedente.
Per accedere all’agevolazione del 120%, è necessario soddisfare diverse condizioni:
- Incremento Occupazionale: La maxi-deduzione si applica se l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato porta a un aumento complessivo del personale rispetto all’anno precedente.
- Operatività dell’Impresa: L’impresa deve essere operativa e non in liquidazione. Sono escluse le imprese in liquidazione ordinaria e quelle soggette a liquidazione giudiziale o agli altri istituti di crisi d’impresa.
- Periodo di Riferimento: L’impresa deve aver esercitato attività per almeno 365 giorni fino al 31 dicembre 2023, considerando eventuali periodi bisestili.
I casi a cui si applica la maxi-deduzione del costo del lavoro fino del 130%.
L’agevolazione del 130% si applica ai lavoratori appartenenti a categorie meritevoli di maggiore tutela, tra cui:
- lavoratori svantaggiati o con disabilità;
- donne di qualsiasi età con almeno 2 figli di età minore di 18 anni;
- donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea;
- donne vittime di violenza, inserite nei percorsi di protezione debitamente certificati dai centri antiviolenza, da cui ne è derivata la deformazione o lo sfregio permanente del viso accertato dalle competenti commissioni mediche di verifica;
- giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
- lavoratori con sede di lavoro situata in Regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75% della media EU27 o comunque compreso tra il 75% e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
- ex percettori reddito di cittadinanza che non hanno i requisiti per l’accesso all’assegno di inclusione.
I destinatari della maxi-deduzione del costo del lavoro.
La maxi-deduzione è riservata ai seguenti soggetti:
- Società di Capitali: SpA, Srl, cooperative, e società di mutua assicurazione.
- Enti Pubblici e Privati: Che esercitano attività commerciale o di investimento.
- Esercenti Arti e Professioni: Determinano il reddito di lavoro autonomo ai sensi del TUIR.
La maxi-deduzione del costo del lavoro rappresenta un incentivo significativo per le imprese che aumentano il numero di assunzioni a tempo indeterminato, con un focus particolare sui lavoratori più vulnerabili. Questa misura mira a sostenere la crescita dell’occupazione stabile e a promuovere l’inclusione di categorie di lavoratori che necessitano di maggiore tutela, contribuendo così a una stabilità lavorativa più ampia e inclusiva.
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