Per i figli a carico cambiano le regole con la Legge di Bilancio 2018. La principale novità è certamente rappresentata dall’aumento del limite del reddito dei figli, fino a 24 anni di età, per essere considerati fiscalmente a carico della famiglia: dal primo gennaio, infatti, tale somma passa da 2.840 a 4.000 euro.
Per i figli che hanno più di 24 anni invece la regola resta la stessa degli anni passati: limite di 2.840,51 euro per essere considerati a carico dei genitori.
Si tratta di un cambiamento importante per le famiglie che possono così ottenere importanti detrazioni sul reddito per i figli a carico, ora con maggiore facilità anche in quella fascia di età considerata più sensibile, dai 18 ai 24 anni, quando in molti ancora studiano o non hanno comunque trovato un lavoro che gli consente di mantenersi da soli.
La misura riguarda i figli naturali o adottati, affidati o affiliati e può essere fatta valere sui redditi dichiarati per il 2018. Ovviamente si tratta di una misura che dipende anche dal reddito dei genitori.
Andando nel dettaglio, si tratta delle agevolazioni riconosciute dall’articolo 12 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) che stabilisce condizioni e termini per riconoscere le detrazioni spettanti a ciascun nucleo familiare in base al reddito dei genitori, all’età e al numero dei figli, alla presenza o meno di un handicap.
E’ un diritto per ogni figlio fiscalmente a carico che abbia inoltre un reddito complessivo Irpef che non superi i limiti introdotti dalla nuova normativa. Le somme spettanti sono le seguenti: fino a 1.220 euro per i figli sotto i 3 anni; 950 euro per i figli dai 3 anni in su (anche maggiorenni, indipendentemente dall’età). Per ogni figlio dopo il secondo si aggiungono altre 200 euro di detrazione. L’agevolazione corrisposta aumenta di ulteriori 400 euro nel caso di un figlio disabile.