E’ stato pubblicato il decreto che punta a rottamare i ruoli di Equitalia.
Ecco una guida sintetica:
A) quali cartelle risultano rottamabili?
- Imposte (ires, irpef ecc…)
- IVA (non se riscossa all’importazione)
- Tributi locali (ici, imu, rifiuti, addizionali)
- Contributi previdenziali e assistenziali
- Multe codice della strada
B) quali cartelle non sono rottamabili?
- iva riscossa all’importazione
- recuperi di aiuti di Stato
- crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei Conti
- ammende e sanzioni pecuniarie a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna
C) quale è il periodo di riferimento delle cartelle rottamabili?
La rottamazione riguarda tutti i ruoli emessi dal 2000 al 2015.
D) cosa si paga con la rottamazione?
La rottamazione dei ruoli prevede il pagamento di:
- Capitale dovuto (ossia l’imposta o il tributo o i contributi da corrispondere)
- Interessi da ritardata iscrizione a ruolo
- Aggio che comunque è ridotto soltanto a quello calcolato su capitale
- Spese per la notifica
- Spese per eventuali procedure esecutive
E) cosa viene pertanto annullato?
- le sanzioni
- la maggiorazione applicata sulle multe del codice della strada
- gli interessi di mora
- le sanzioni e le somme aggiuntive dovute sui contributi previdenziali
F) Come si accede alla rottamazione?
Per accedere alla rottamazione bisogna compilare e depositare, entro il 23.01.2017, l’istanza con l’apposito modulo pubblicato sul sito di Equitalia ove indicare le cartelle da rottamare, le rate richieste, il metodo di pagamento a scelta tra domiciliazione bancaria, bollettini precompilati, pagamento allo sportello.
L’istanza deve essere presentata direttamente allo sportello ovvero inviata via pec agli indirizzi comunicati da Equitalia e pubblicati sul sito dell’Ente in base alla Direzione Regionale competente.
G) Quante rate sono previste per il pagamento?
E’ possibile richiedere un massimo di 4 rate: le prime due pari a un terzo ciascuna dell’importo complessivamente dovuto; la terza e la quarta pari a un sesto ciascuna.
Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell’unica rata o di una delle rate richieste comporta la decadenza della definizione e la ripresa automatica di misure cautelari e/o esecutive sulle somme residue dovute che non saranno neppure più rateizzabili.
H) Chi ha in corso una rateizzazione?
Può aderire alla rottamazione anche chi ha in corso una rateizzazione, rottamando però solo la parte residua dovuta e a condizione che le rate in scadenza tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2016 siano pagate (risultando quindi in pari con i pagamenti al 31.12.2016). Le prime tre rate dovranno essere versate entro il 15.12.2017; la quarta entro il 15.03.2018.
I) Chi ha pendenze in corso con Equitalia?
Sì, il decreto stabilisce che per aderire si debba espressamente dichiarare di rinunciare a eventuali contenziosi relativi alle cartelle interessate dalla definizione agevolata.
L) Ultime news?
Stamani (9.11.2016) è stato votato un emendamento che comporterebbe l’aumento delle rate richiedibili (da 4 a 5) e lo slittamento del termine di presentazione dell’istanza a Marzo 2017 con possibilità di ammissione alla rottamazione dei ruoli emessi anche nel 2016. Rimaniamo in attesa quindi di eventuali modifiche della normativa in tal senso.
M) E il nostro Studio cosa ne pensa?
Lo Studio si rende disponibile a esaminare la posizione di ogni Cliente sotto esplicita richiesta del medesimo per valutare l’opportunità e la convenienza di accedere alla rottamazione oggi concessa.
Riteniamo che la novella legislativa possa comportare un buon sconto sulle posizioni oggi attive anche se ci rendiamo conto della difficoltà per alcuni Clienti di adempiere in sole 4 (forse 5) rate, da corrispondere in circa 1 anno e mezzo, totalmente al proprio debito.
Studio Pucci Associati